Forze politiche di opposizione e
commercianti
chiedono modifiche dell'attuale normativa.
Il sindaco concede un "Bonus" di 15 minuti
Articolo
apparso sul quindicinale
Realtà
Sannita 1-15 settembre n°13
L'argomento principale che ha interessato "i ragionamenti estivi" a Telese Terme è stato, quest'anno, la istituzione dei
parcometri.
Le valutazioni sull'andamento della stagione turistica del paese termale, pur importanti, hanno lasciato ampio spazio a quest'altro argomento che per la verità, per i risvolti sociali che genera, non è da poco conto.
Le valutazioni quindi non hanno il sapore della critica
politica gratuita o del chiacchiericcio da marciapiede, ma sono dettate da interessi particolari (per le categorie
produttive) e da senso di civica responsabilità per gli altri cittadini, perché
le strade del paese interessate dal provvedimento sono diventate, dalla sera alla mattina,
talmente libere da automobili da sembrare strade di paesi sottosviluppati dove non c'è vita, ed il parcheggio libero un
vero rompicapo per gli utenti che hanno bisogno di sostare per molto tempo.
Che a Telese ci fosse bisogno di
mettere un po' di ordine nel traffico e nelle soste, non c'è dubbio alcuno, e su questo concordano tutti?
Sul come farlo, viceversa, non c'è accordo. Le minoranze consiliari avevano suggerito la istituzione del disco orario con raccomandazione, però di "farlo funzionare per davvero".
All'amministrazione comunale, con una delibera di giunta (la 277 del
29/12/200) ha istituito il servizio parcometri, cioè a dire la sosta a pagamento delle aree delimitate da strisce azzurre lungo le seguenti strade: Viale Minieri, via Roma, via C. P. Telesino, viale Europa, via C. Colombo.
Questo servizio è entrato in vigore all'inizio dell'estate, ed allora è scoppiata la ribellione,
perché solo allora ci si è resi conto di quanto il provvedimento fosse iniquo. I Democratici di Sinistra e Rifondazione Comunista hanno raccolto circa novecento firme per
chiedere l'annullamento della delibera in questione e la "convocazione di un consiglio comunale aperto al contributo delle categorie produttive più danneggiate dal provvedimento e dei cittadini tutti, per esaminare la
situazione di disagio e di malcontento diffuso venutasi a determinare
la opportunità e/o le modalità di funzionamento e di gestione". Inoltre, hanno presentato al sindaco (e per conoscenza al prefetto) cinque interrogazioni sull'argomento rilevando delle illegittimità sul provvedimento adottato.
Gli stessi commercianti hanno fatto sentire la loro voce di protesta ed hanno fatto
più di una riunione con il sindaco per ottenere qualche provvedimento migliorativo. Difatti, da questi incontri è venuta fuori la decisione sindacale di concedere 15
minuti di sosta gratuita per chiunque, dopo di che scattano le norme del servizio
parcometri.
Alle minoranze consiliari il sindaco ha dato le risposte per le cinque interrogazioni; per la convocazione del consiglio comunale
non se ne è fatto niente, almeno fino ad oggi, ritenendolo, evidentemente,
superfluo e quindi inutile.
Intanto, molte e spiacevoli le conseguenze dell'entrata in vigore di questo servizio. Le traverse
laterali alle strade interessate sono tutte intasatissime ostruendo talvolta anche
i passaggi per l'accesso alle abitazioni private. Le strade interessate sono quasi libere del tutto da macchine con grave danno delle attività che si svolgono, specie quelle commerciali,
perché con il quarto d'ora disponibile non si riesce a fare granché se non sorbire un
caffè in tutta fretta.
Le aree di parcheggio libero, peraltro previste dalla legge, sono poche e lontane. I "vigilanti" della società che gestisce il servizio corrono sopra e sotto lungo queste strade come dei forsennati, poveretti, chi a piedi e chi in
bicicletta per mettere subito sulla macchina che si ferma il talloncino dell'orario a partire dal quale decorrono poi i quindici minuti di sosta consentiti.
"Sinceramente non è una cosa simpatica -ci dice un signore ospite in questi giorni nella cittadina termale-
perché si dà l'impressione di non volerne far scappare alcuno, impedire cioè che qualcuno la faccia franca. E a dire che Telese Terme vuole essere un paese turistico e di servizi, pronto quindi ad accogliere i forestieri nel migliore dei modi, anche nelle norme da
rispettare per la corretta convivenza".
Se per la maggioranza consiliare il discorso è chiuso, per le minoranze esso è più che mai aperto. Di fatti,
corre voce che vogliano promuovere un referendum tra i cittadini, "e questo solo per coinvolgerli
ulteriormente, invitando gli amministratori a voler ritornare sull'argomento e discutendolo ancora per migliorarlo, tutelando così
gli interessi della intera collettività, ma riabilitando soprattutto l'immagine di Telese Terme come paese di servizi oltre che di turismo che non scaccia nessuno ma che accoglie con piacere i suoi
frequentatori sforzandosi di migliorare la viabilità del luogo".
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